Benvenuti nel newsblog di Poggio Cavallo
Qui cercheremo di aggiornarvi su tutte le novità della tenuta e dell'agriturismo, fotografie, prodotti, novità del ristorante e lavori in corso...
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Da qualche giorno stiamo restaurando le decorazioni antiche in villa, grazie all'intervento di Monica Palari, restauratrice dei Beni Culturali, presso l'Archivio di Stato Firenze.
Il suo intervento mira a recuperare le pitture murali, gli stucchi e le decorazioni dei soffitti nella sala da pranzo al secondo piano della villa. Decorazioni di un certo pregio, risalenti alla fine del settecento: il periodo di massima ricchezza e splendore della villa padronale della tenuta. Nello specifico parliamo di festoni, ghirlande di frutta, greche, e trompe-l'œil che riprendono falsi travi e rivestimenti in legno dei soffitti. A suo tempo questi elementi furono dipinti direttamente sul muro, senza utilizzo di carte dipinte già preparate e per questo hanno una certa importanza artistica.
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Un'altra pillola di storia, persone ed eventi che accaddero a Poggio Cavallo e nei dintorni. Proprio oggi è il giorno della commemorazione per l'eccidio di Maiano Lavacchio.
Il 22 marzo 1944 nella piccola località rurale, nelle campagne tra Grosseto e Magliano in Toscana, a poca distanza da Istia d'Ombrone, 11 ragazzi furono uccisi su ordine del prefetto, per mano dei nazifascisti. Considerati pacifisti, non erano schierati né con i fascisti né con i partigiani. Il gruppo, formato da giovani studenti e lavoratori agricoli, si era nascosto senza armi in due capanne costruite su Monte Bottigli per sfuggire alla leva obbligatoria imposta dalla Repubblica Sociale Italiana. Lavorarono e si insediarnono per un periodo nelle nostre campagne grazie all'affetto e alla ospitalità delle comunità agricole e dei poderi della zona.
Furono rastrellati e fucilati dopo un processo sommario, condotto dalle autorità locali. E’ la storia dei “Martiri di Istia”, un esempio di resistenza civile e passiva, una strage nell’Italia ancora controllata dal fascismo asservito all’occupante tedesco.
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Con il Fondo Ambiente Italiano alla scoperta del granaio lorenese di Alberese e di Poggio Cavallo: Domenica 19 febbraio. Siamo ben lieti di ospitare la visita e delegazione del FAI Grosseto che verrà a scoprire e raccontare la nostra tenuta. La visita è aperta a tutti
Una giornata dedicata alla scoperta del ruolo della civiltà rurale nella tutela del paesaggio in Maremma Toscana. La delegazione provinciale del FAI con un doppio appuntamento, ritrovo al mattino ore 10.30 al Granaio Lorenese, in località Alberese e il pomeriggio alle ore 15 qui alla Tenuta di Poggio Cavallo.
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I nostri "pescatori di terra" sono un equipaggio che affronta il vento, si arrampica sugli alberi, getta, stende e recupera metri di azzurre reti. Attraverso le onde verdi e sui crinali dei colli, un mare di filari di olivi da battere in lungo e in largo.
I venti fortissimi di fine ottobre hanno messo a dura prova la piantagione di olivi e messo a repentaglio il raccolto delle olive. Ma la qualità sembra promettere bene e in generale nella Maremma Grossetana la raccolta e la produzione stanno andando bene. Si parla di un 20% in più rispetto al disastroso anno scorso e alti livelli di qualità. Alcuni ospiti ci hanno anche chiesto di poter assistere alla raccolta e sono venuti apposta a farci visita fuori stagione.
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Vino, letteratura, pittura e musica
Segnatevi la data, save the date: 06 ottobre 2018, sotto i cipressi della tenuta, presentazione del libro "Come le Onde" di Rodolfo Baldassarri.
Una serata speciale tutta dedicata alla nostra terra, all'insegna della letteratura con l'incontro dell'autore, dell'arte con l'esposizione pittorica di Manfred Foliè, musica dal vivo con Paolo Mari e Alessandro Golini, la poesia di Katia Niccoli e Alla Buhanevicie, e i vini di una famosa cantina maremmana.
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Ecco il paesaggio dai riflessi metallici che abbiamo scoperto stamattina poco dopo l'alba; dal poggio e nei dintorni di Poggio Cavallo. Poteva nevicare molto di più per il freddo che è arrivato stavolta in Maremma. Ma vogliamo bene ai nostri olivi e il ricordo della straordinaria (e disastrosa) nevicata dell '85 smorza l'entusiasmo di questa innegabile bellezza.
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Se da qui vi capita di visitare la Val d'Orcia, sotto Pienza potete fare visita ad un albero straordinario. E' la quercia delle Checche, vecchia di 300 anni. Quando questa roverella spuntava dal terreno della Val d’Orcia, Re Luigi XIV era alla corte francese da due anni e Galileo Galilei era morto nello stesso periodo...
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Con questa fotografia vogliamo celebrare il meraviglioso tardo autunno della tenuta. Il panorama, poco prima del tramonto, cattura più di altri l'essenza di questo luogo. Il borgo, visto da sud, attraverso lo scivolo della diga della Steccaia - monumento storico della Maremma - con la vista più bella forse si può trovare sul fiume Ombrone e sulla Val di Rigo. Il poggio incoronato dagli olivi e da una cortina di cipressi.
L'accesso consueto al poggio, lascia il fiume nascosto dietro la collina; bisogna andarlo a cercare, ma scorre vicinissimo appena sotto gli olivi; una breve passeggiata merita davvero di raggiungere queste sponde.
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Nel 1836 Piero Onesti raccontava così Poggio Cavallo: "E' questa una deliziosa collina lontana circa 5 miglia da Grosseto e levante sulla sinistra del fiume Ombrone, coltivata con intelligenza e diremo con qualche sorta di lusso a viti ed olivi".
Da allora sono passati poco meno di 200 anni, e dalla panoramica fotografica che abbiamo scattato la settimana scorsa si direbbe che non è cambiato nulla. Ci sono certe cose che non dovrebbero evolvere mai: natura, prodotti genuini, tradizioni. D'altronde è anche vero che il tempo aumenta il valore delle cose e gli dona un fascino particolare.
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