Istia d'Ombrone dista 1 chilometro in linea d'aria da Poggio Cavallo e 6Km da Grosseto; si raggunge uscendo a Grosseto est in direzione Scansano. Le prime scritture raccontano di questo abitato medievale dal IX secolo, ma i materiali che compongono le mura conservano resti risalenti ad epoca romana...

Il suo nome sulle antiche mappe, Ischia, coincide con la più famosa isola di Ischia con la quale condivide solo l'etimologia: ischia significa isola. E' infatti proprio sotto al borgo che un tempo il fiume biforcava formando un isolotto. Nello stesso punto, vi si trovava l'approdo per il guado che, come tante altre località veniva chiamato "la barca".

In tempi antichi è molto probabile che Istia d'Ombrone, insieme a Poggio Cavallo e a Roselle, fossero una corona di passaggio rasente alle colline che permetteva di aggirare il lago Prile. La sua posizione sulle anse del fiume Ombrone, nell'anno mille fecero di Istia un mercato di discreta importanza sulla via per le città del tufo, precedendo le strade collinari dell'entroterra.

Lo stemma

Lo stemma di Istia d'Ombrone che si vede sul castello e nell'abside della parrocchia, contiene un albero con la lettera V. L'albero sradicato o con le radici è un elemento che nel tempo ha sempre rappresentato la forza e l'attaccamento alle proprie origini. La V al contrario di quanto si dice non richiama la sede Vescovile ma il colore verde della chioma.

Il Castello

Il castello di Istia d'Ombrone, struttura prominente all'entrata del borgo antico, viene distrutto nel 1137 da Arrigo di Baviera, e ricostruito a partire dal 1138 quando viene assegnata ai vescovi con il passaggio della diocesi da Roselle a Grosseto. Poi passa al dominio della famiglia degli Aldobrandeschi, sotto il controllo di Santa Fiora.

Successivamente è sotto il potere della repubblica di Siena, ma da comune libero, nel 1400 feudo della famiglia Piccolomini gode di ampie libertà. Alla caduta del potere di Siena fu poi annesso al Granducato di Toscana.

Il castello possedeva una doppia cinta muraria, la più interna e antica è stata nel tempo inglobata nelle antiche abitazioni. Le mura attualmente visibili possiedono due porte risalenti alla seconda metà del XIII secolo. La porta ovest, quella sul percorso verso Grosseto con la torre, consente l'accesso principale al centro storico.

La Portaccia

Percorrendo la via di Mezzo si raggiunge l'entrata orientale risalente ad epoca romana, la cosiddetta Portaccia. Recentmente restaurata regala un interessante scorcio sulle campagne e sulla ampia curva del fiume Ombrone. Vi consigliamo di andarci per il bellissimo panorama che si gode verso la sorgente dellOmbrone e il Monte Amiata.

La festa del vino

A fine Luglio a Istia si tiene una bella festa per le vie, dove si acquista un bicchiere all'entrata e si assaggiano i vini e i prodotti dei dintorni, "Istia Paese DiVino".

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