La storia di Poggio Cavallo è molto legata a quella della diga della Steccaia e del Ponte Tura: l'opera di bonifica fondamentale per la storia della Maremma. Le due estermità, l'inizio e e la fina della grande opera cominciata dai Lorena sono infatti il ponte Tura della Steccaia e la casa rossa Ximenes a Castiglione della Pescaia. L'entrata e l'uscita della acque sane del fume che ripulirono la zona paludosa del Grossetano...
L'azione colmatrice dell'Ombrone e del bruna causarono intorno al 1100 un innalzamento del Lago Prile. Furono per primi i Senesi a realizzare alla foce una barriera o "pescaia" che consentiva di mantenere un livello delle acque accettabile nella pianura. Fu questa l'origine del nome di Castiglione, appunto "della Pescaia".
Dall'altro lato a monte di Grosseto, sotto Poggio Cavallo, nel corso dei secoli sono stati continui i tentativi di realizzare uno sbarramento che deviasse l'acqua pulita del fiume verso i bacini paludosi: furono innalzate barriere e steccati in legno per governare le acque, regolarmente distrutti dalle piene.
L'opera definitiva fu progettata da V. Fossombroni e costruita tra il 1829 e il 1831: una grandiosa diga che dello steccato di legni conservava ormai solo il nome e un canale senza interruzioni fino a Castiglione della Pescaia, dove dall'altro lato venivano regolati i flussi d'acqua a mare. (Vedi Casa Ximenes). Durante la costruzione di quest'opera Poggio Cavallo fu sicuramente un punto di riferimento importante.
Al di là della della diga, sulla sponda verso Grosseto (la diga è attraversabile durante la stagioni secche estive) si trova un monumento a forma di piramide con una stele scolpita che ci regala una chiara spiegazione, come una fotografia:
"In questo canale escavato nel corso di cento sessanta giorni, fu il dì 26 aprile dell'anno 1830 alla presenza delle LL . AA . II . E RR il Granduca e la Granduchessa di Toscana introdotta l'acqua del fiume Ombrone la quale velocemente si condusse in dentro il lago di Castiglione della Pescaia e dimostrò ai numerosi spettatori come quel vasto centro d'infezione e di sterilità poteva per i depositi delle acque torbide cangiarsi in una vasta e florida coltivazione."
E poi sull'altro lato un altro pezzetto:
"Mentra colmavasi il lago, ingrandita la troppo angusta sua foce di Castiglione e aperte le due nuove foci di S. Leopoldo e di S. Rocco a più celere uscita delel acque pel deposto limo fatte chiare potè questo canale essere ampliato nell'anno 1842 perchè maggior copia di torbide il tempo della bonificazione abbreviasse".
Il monumento si raggiunge con una breve passeggiata alle pendici di Poggio Cavallo. C'è un video del 1931 dell'istituto Luce che racconta in quegli anni la bonifica ormai compiuta.