In un'ora e venti minuti di viaggio in direzione sud-est potete raggiungere le città del tufo, Pitigliano, Sovana, Sorano. Un itinerario da non perdere per scoprire la Toscana antica scavata nella roccia, sulle tracce degli etruschi e il medioevo della via francigena che dalla Francia appunto portava i pellegrini a Roma.
Le città del tufo nascono nella lava generata dalle eruzioni del monte Amiata e di Bolzena in tempi remoti. La lava vulcanica, leggera e lavorabile diventa la materia prima dove per primi gli etruschi cominciano a scavare le loro tombe e ad incidere strade che in tempi antichi viaggiavano nascoste tra le montagne.
A Sovana c'è un interessante itinerario archeologico nella necropoli etrusca con tombe scavate nel tufo che riproducono le abitazioni e i templi dell'epoca. Non perderete la tomba ildebranda, la tomba della Sirena, la tomba dei demoni alati. I percorsi si dipanano tra gli speroni di roccia attraverso le maestose vie cave, le antiche autostrade dell'epoca scavate dentro la roccia anche per 20 metri. In una di queste, la via cava detta "cavone" è presente una delle prime rappresentazioni della svastica, che in epoca arcaica, rovesciata era il simbolo del sole. L'itinerario è accessibile con biglietto a pagamento, 5.00€. Il biglietto unico con 7.00€ consente di accedere anche alla Fortezza Orsini.
Pitigliano è la città del tufo più famosa, che vi consigliamo sicuramente di visitare, e che però risulta per i nostri gusti fin troppo battuto. Vi consigliamo di visitarla soprattutto a metà settembre quando le strade saranno affollate per l'apertura delle cantine.
Altrettanto bella è quindi Sorano, soprattutto perché conserva una vita paesana ancora viva e genuina, senza troppe botteghe per turisti. Ed è a Sorano che potete vedere la via cava più bella, quella di San Rocco che vi porterà a piedi in un percorso in discesa intorno al paese, con una delle panoramiche più belle. Dalla terrazza naturale di San Rocco, Sorano affacciato sullo sperone di tufo è più bello di Pitigliano, i ruderi in bilico sulla voragine dove scorre il fiume lente toglie davvero il fiato. Appena fuori da Sorano, cercate di visitare le grotte dei colombari scavate a metà sulla parete rocciosa davanti al paese.
Se volete vedere cosa sarebbe stata Pitigliano se avesse avuto un destino diverso, se volete vedere come si presentavano originariamente le antiche grotte scavate nella roccia, vi consigliamo assolutamente di visitare Vitozza. Una scelta appena fuori dagli itinerari più battuti, ma un luogo che vale assolutamente la pena visitare. Detta la città nella pietra, risalente al I secolo a.C. possiede una struttura identica a quella di Pitigliano ma si presenta allo stato originale dopo essere stata abbandonata intorno alla metà del 1700. E qui potrete visitare circa 200 grotte che originariamente erano abitazioni, botteghe, stalle per gli animali. Un'intera città che solo le dimensioni della chiesa possono suggerire quanto fosse sviluppata, adesso che la vegetazione ha preso il sopravvento sulle vie e le scalinate che la attraversavano. Alle sue estremità la città era protetta da ben due castelli, ancora visibili.
Sia il percorso della via cava di San Rocco che l'itinerario di Vitozza necessitano dalle 3 alle 4 ore di esplorazione a piedi ciascuna: organizzatevi con i giusti tempi e l'equipaggiamento adatto.
Tra Poggio Cavallo e le vie del tufo ricordatevi che incontrate Saturnia: sempre che sia rimasto tempo per un bagno alle terme.
Le foto delle città del tufo in queste pagine sono di Giuliano D'Angelo.